Via libera in Europa al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, in seguito all’approvazione da parte del Parlamento europeo della direttiva case green, al fine di ridurre fino al 55% le emissioni di CO2 entro il 2030. Per l’approvazione definitiva della normativa, tuttavia, si dovrà attendere ancora un paio d’anni, considerando che una volta entrata in vigore, dovrà essere approvata da ogni stato membro. Ma se non si adegueranno gli edifici, quali saranno le conseguenze per i proprietari degli immobili?
In classe E entro il 2030
Quanto previsto dalla direttiva, infatti, ha destato non poca preoccupazione da parte dei proprietari di immobili, poiché tutti gli edifici in costruzione, ma anche quelli già esistenti, dovranno essere ad alta efficienza energetica entro il 2030, allo scopo di ridurre, entro tale termine, l’energia utilizzata nel settore edilizio.
Per poter fare ciò, tutti gli immobili dovranno essere portati in classe energetica E entro il 2030, e in classe energetica D entro il 2033, mentre i nuovi edifici dovranno essere a zero emissioni già dal 2028.
Cambierà anche la certificazione
La nuova normativa potrebbe apportare variazioni persino all’Ape (Attestazione di prestazione energetica), ossia la certificazione che attesta la classe di appartenenza energetica di un edificio, dalla A alla più inquinante G.
Sempre secondo quanto previsto dalla direttiva, ciascun paese ha la facoltà di esentare fino al 22% degli immobili presenti nel proprio territorio.
Le sanzioni saranno scelte singolarmente
La direttiva case green non prevede al momento l’addebito di sanzioni per chi non adegua il proprio edificio, anche se ogni singolo Governo può liberamente decidere di introdurre multe per chi non provvederà ad eseguire i lavori per l’efficientamento del proprio immobile.
Occorrerà tuttavia tener presente che non può essere obbligatorio un intervento su un immobile, né sanzionabile in caso non venga eseguito, qualora manchi un incentivo statale destinato alla sua realizzazione.
Vietata la vendita
Seppur al momento non sono previste sanzioni, a partire dal 1° gennaio 2030 sarà vietata la vendita o l’affitto degli immobili non a norma con la classe energetica prevista dalla direttiva, oltre che imposto rinnovo obbligatorio dell’Ape per tutti i contratti di locazione già in essere.